MESSICO – Bambini a rischio di intossicazione da piombo nelle zone minerarie

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Gli studi portati avanti dall’ Unità Accademica di Scienze Nucleari dell’Università Autonoma di Zacatecas (UAZ) rivelano che almeno il 70% dei bambini che vivono in una zona mineraria possono rimanere intossicati dal piombo. Secondo i ricercatori locali, il metallo proviene dalle attività minerarie effettuate per ottenere metalli preziosi come argento e oro. Uno dei principali modi in cui si verifica l’intossicazione è attraverso gli abiti dei minatori, che tornano a casa con addosso i resti di metallo e i detriti che i bambini, soprattutto quando iniziano a camminare poggiando anche le mani a terra, si portano alla bocca.
La proposta dei ricercatori è quella di rendere consapevole la popolazione del fenomeno e mettere i minatori in condizioni di prendere le misure di sicurezza necessarie, oltre che avere il supporto delle cliniche ambulatoriali che diano ai bambini i nutrienti necessari per contrastare il problema. Gli studiosi ritengono quanto mai urgente che le autorità si impegnino a riconoscere la contaminazione tra la popolazione infantile di diversi municipi compresa la capitale dove sono già stati individuati casi di bambini con alti livelli di piombo nel sangue. Questo tipo di avvelenamento provoca, tra gli altri, danni nella crescita, ritardi nell’apprendimento, diminuisce il coefficiente intellettuale, e favorisce le malattie mentali quando il piombo si trasmette da madre a figlio. Quando si dice situazione critica, quando il rispetto della vita continua ad apparire una chimera.




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