Roma e buona cucina: Santa Brace esempio di imprenditoria cinese di qualità

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Santa Brace è il nuovo ristorante dedicato alla carne di proprietari cinesi, ma design e cucina italianissimi.
Nella zona dei Colli Portuensi è arrivato Santa Brace, locale che mira a diventare un nuovo luogo di riferimento per gli amanti della “buona carne”. Nel menu, un grande viaggio gastronomico che declina la carne in tutte le sue sfumature, dai crudi alle lente cotture, dalla brace alle marinature, ridefinendo in modo contemporaneo il concetto di ristorante di carne. Due piani, con un grande spazio esterno, accolgono il cliente in un ambiente inaspettato, dai dettagli intimi e dagli spazi estremamente curati.

LA STORIA

Santa Brace nasce dalla volontà di una giovane imprenditrice cinese e grande appassionata di cucina italiana, che decide di avvicinarsi al mondo della ristorazione affidandosi alla Laurenzi Consulting, società leader nell’ideazione e realizzazione di format food & beverage.

Santa Brace sarà un ristorante italiano, dedicato alla carne in chiave assolutamente attuale. Sin dal nome, un omaggio giocoso alla brace, che diventa “Santa” perché la carne viene riabilitata nell’alimentazione di tutti i giorni, purché sia scelta con attenzione, ben lavorata e ben cotta.

LA CUCINA

La cucina di Santa Brace è un inno a questo grande prodotto, dove anche i vegetariani possono trovare comunque valide alternative, nell’idea che il cibo sia sempre elemento di condivisione e non di esclusione. La materia prima è al centro, come evocano le immagini selezionate per le pareti che rimandano non solo al prodotto ma anche all’identità delle macellerie d’epoca.

Come partner nella proposta della carne, Santa Brace ha scelto la storica Macelleria Bombelli, che dal 1931 ha tramandato di padre in figlio un’autentica scienza della carne. Il padre Maurizio con i figli Fausto e Mauro Bombelli lavorano carni da tutto il mondo e hanno selezionato per Santa Brace, con grande attenzione a tagli e razze, la migliore materia prima. Anche per questo motivo la sala inferiore ospita una cella a vista per il controllo della frollatura dei lombi.

COSA SI MANGIA

Così da Santa Brace il concetto di “Tagliati per la carne” si esprime in un menu goloso e succulento, che offre un ampio spettro di tecniche di lavorazione del prodotto: crudo, marinato, brasato, stagionato, alla brace, alla griglia e affumicato.

Si parte dalla gastronomia a vista, con una ricca scelta di affettati e formaggi, italiani e spagnoli, che compongono sontuosi taglieri. Si passa poi agli antipasti di crudi, con piatti di carpacci e tartare, come la Tartare di manzo con castagne, porcini e tartufo nero, o il Carpaccio di Black Angus Affumicato. Il Grand Plateauxpermette inoltre agli amanti del crudo di carne di assaggiare una selezione più ampia di tartare e carpacci.

La griglia di Santa Brace è interpretata in chiave tecnologica e moderna, grazie alle cotture in X-Oven, forno a brace a tre cassetti alimentato a carbone di legna, che permette di sperimentare diversi tipi di cotture all’interno della stessa macchina contemporaneamente, mantenendo sempre un alto grado di succulenza.

La brace è il regno dei tagli di carne: qui si può scegliere tra varie razze, come Black Angus, carne rinomatamente succulenta e saporita come solo quella scozzese sa essere, Scottona Bavarese Kaiserin, carne tedesca delicata con almeno il 15% di marmorizzazione del grasso e un minimo di 21 giorni di frollatura,Danese Extra, una variazione più grassa e più saporita della classica danese, e infine le razze nazionali, una selezione dellemigliori razze del nostro territorio. Per queste proposte sono disponibili tre diversi tagli, entrecote, fiorentina, costata, con le loro grammature.

Si passa poi ai piatti speciali, con cotture di diversi stili e contorni che si abbinano al carattere delle carni. Qui abbiamo PicanhaDanese Extra con funghi alla brace, ma anche Pluma di maiale iberico Joselito con patate novelle, Petto d’anatra con prugne, patate e zenzero, Filetto alla Rossini con Foie Gras e tartufo, Tagliata di agnello con carciofo alla giudia. Tra la selezione di lente cotture, proposte brasate e salsate “alla vecchia maniera”, laPancia di maiale con verdure alla soia o Cinghiale brasato al vino rosso.

Non può mancare una selezione di burger serviti con una cascata di patate fritte, ma anche una piccola proposta di primi per accontentare proprio tutti. Presto la proposta si arricchirà anche di un succulento Sunday Roast.

COSA SI BEVE

La carta dei vini è molto ampia e trasversale, e comprende un’attenta selezione di vini soprattutto rossi che si sposano con le varie gradazioni di gusto della carne, senza dimenticare bianchi e bollicine. La mescita è ricca e comprende ogni giorno 6 scelte, che si possono gustare al banco gastronomia all’ingresso, tra i tavoli più intimi del primo piano, oppure sui grandi conviviali del piano inferiore.

Fonte: Irina Ras




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