Cinema- MISTERO A CROOKED HOUSE tratto dal best seller di Agatha Christie

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Tratto dal best seller di maggior successo di Agatha Christie (“È un problema”), MISTERO A CROOKED HOUSE è un giallo ambientato in Inghilterra alla fine degli anni ’50. Quando il ricco patriarca greco Aristides Leonides muore in circostanze misteriose, la nipote Sophia chiede all’investigatore privato Charles Hayward, suo ex amante, di stabilirsi nella tenuta di famiglia per indagare sulla vicenda. Una volta lì, Charles fa la conoscenza delle tre generazioni della dinastia Leonides trovando un’atmosfera velenosa, piena di risentimenti e gelosie. Tra i tanti moventi, indizi e sospetti, riuscirà a trovare l’assassino prima che colpisca di nuovo?
Pubblicato per la prima volta nel 1949, Agatha Christie ha dichiarato che il romanzo era uno dei suoi preferiti. “Ho trovato interessante esplorare le dinamiche di una famiglia”, ha scritto nel 1972. “Penso che fosse molto soddisfatta del modo in cui l’aveva scritto, dell’originalità e di alcuni suoi ingredienti”, spiega Mathew Prichard, nipote dell’autrice. A scrivere la sceneggiatura è stato il premio Oscar® Julian Fellowes, dopo lo straordinario successo di Downton Abbey e Gosford Park. Il regista di “La chiave di Sara” dirige un cast stellare (Glenn Close, Terence Stamp, Gillian Anderson, Max Irons e Christina Hendricks) per l’adattamento del romanzo che la regina del giallo, Agatha Christie, ha sempre definito il suo vero capolavoro.
Agatha Christie ha venduto più di due miliardi di copie dei suoi romanzi nel secolo scorso ed è l’autrice più venduta al mondo. Famosa per le sue ingegnose storie di detective, le opere dell’autrice britannica hanno ispirato numerosi adattamenti televisivi, in particolare quelli incentrati sui suoi amati personaggi Hercule Poirot e Miss Marple. Eppure, curiosamente, Agatha Christie è assente dal grande schermo da anni e di questo il produttore Joe Abrams della Brilliant Films era ben consapevole.

“Da molti anni non c’era stato un vero e proprio film basato sui romanzi della Christie”, dice. “Ma era necessario, il mondo lo chiedeva a gran voce.” Insieme alla produttrice Sally Wood, ha cominciato ad esplorare il catalogo della Christie, rileggendo i suoi 66 romanzi. “Abbiamo scritto su un pezzo di carta il titolo del nostro preferito ed entrambi avevamo scelto lo stesso romanzo: Crooked House (E’ un Problema – Mondadori).”
Pubblicato per la prima volta nel 1949, Agatha Christie ha dichiarato che il romanzo, incentrato su un omicidio che avviene all’interno di una famiglia inglese benestante, era uno dei suoi preferiti. “Ho trovato interessante esplorare le dinamiche di una famiglia”, ha scritto nel 1972. “Penso che fosse molto soddisfatta del tipo di costruzione e del modo in cui l’aveva scritto, della originalità e di alcuni suoi ingredienti”, spiega Mathew Prichard, nipote dell’autrice.
Charles Hayward viene chiamato ad indagare sulla morte del ricco patriarca Aristides Leonides su richiesta della nipote Sophia, che era stata l’amante di Charles durante il suo mandato come diplomatico britannico al Cairo. Una volta arrivato a Three Gables, la tenuta dei Leonides, Charles comprende ciò che Sophia intendeva riferendosi alla sua famiglia come “spietata”. “È una storia potente”, aggiunge Abrams, “un giovane detective e una giovane donna con la quale ha avuto una relazione e che può essere lei stessa una sospettata o la prossima vittima”.
Sorprendentemente, Crooked House (E’ un Problema) è un giallo relativamente sconosciuto rispetto ai più famosi romanzi di Agatha Christie come Assasinio Sul Nilo e Omicidio Sull’Orient Express – sebbene il finale, che persino il suo editore le chiese di modificare, potrebbe spiegare perché non sia mai stato adattato prima. “Ha tutti i grandi elementi delle trame di Agatha Christie e inoltre un fantastico colpo di scena dove supera se stessa” dice la collega di produzione di Abrams, Sally Wood, che aveva precedentemente lavorato sui romanzi di Agatha Christie sia in campo editoriale che come membro della Agatha Christie Ltd.
Abrams e Wood iniziarono la procedura per portare sul grande schermo questo classico di Agatha Christie. Il primo step fu quello di contattare il nipote dell’autrice Mathew Prichard, presidente della Agatha Christie Ltd., per ottenere i diritti necessari. “Per entrambe le parti, la cosa fondamentale era essere fedeli ad Agatha Christie,” dice Abrams. “Ci sono persone che hanno speso milioni di dollari, sviluppando sceneggiature basate su opere di Agatha Christie, dicendo: ‘forse dovrei cambiare questo’ per poi, dopo sei mesi dopo e qualche milione di dollaro in meno, rendersi conto che l’autrice sapeva perfettamente come costruire un giallo e c’è sempre un motivo per ogni parte della trama; se si sposta o cambia anche un solo pezzo, non funziona più!”
Come sottolinea Mathew Prichard, “fedeltà” e “semplicità” sono fondamentali per qualsiasi adattamento di successo dei romanzi di sua nonna. “Alcune delle migliori sceneggiature basate sui romanzi di Agatha Christie sono semplici, molto simili a quello che mia nonna ha scritto, e non lo dico per motivi tradizionalistici o storici. Penso sia meglio attenersi e restare il più vicino possibile a qualcuno che ha dimostrato di essere una brillante autrice di storie.”
Ingaggiare uno scrittore che potesse corrispondere all’intelligenza e all’acume di Agatha Christie non era un’impresa semplice, sebbene i produttori possono ritenersi soddisfatti della loro scelta. A scrivere le bozze iniziali è stata il premio Oscar® Julian Fellowes. “Ero un grande fan del suo lavoro, incluso GOSFORD PARK. Ha un talento per questo tipo di soggetto,” afferma Abrams. “E’ lei che ha fatto tutto il lavoro fondamentale”.
Avendo dalla loro parte una sceneggiatura forte, anche il produttore James Spring della Fred Films, che aveva precedentemente lavorato con Abrams sull’adattamento del 2008 di UN MATRIMONIO ALL’INGLESE di Noël Coward, è entrato a far parte del progetto ed ha iniziato a cercare potenziali registi. Uno dei primi nomi ad essere considerato è stato quello del regista francese Gilles Paquet-Brenner, che aveva particolarmente impressionato i tre produttori con il film LA CHIAVE DI SARA del 2010, per il quale la protagonista Kristin Scott Thomas ha ottenuto una nomination come migliore attrice ai César Awards.
Quando Paquet-Brenner ha ricevuto lo script, stava finendo di girare il thriller DARK PLACES – NEI LUOGHI OSCURI (2015), basato sul romanzo di Gillian Flynn. E’ stato immediatamente affascinato dal soggetto e soprattutto dalla rivelazione dell’assassino nel finale. “Mi sono chiesto come pensassero di cavarsela con quel finale,” afferma il regista. I produttori hanno dissolto i suoi timori: contrattualmente, ogni tentativo di cambiare il finale avrebbe significato che il film non poteva usare il nome di Agatha Christie.
Inoltre, la visione di Paquet-Brenner era in linea con quella dei produttori. “Quello che volevamo era realizzare un moderno film firmato Agatha Christie”, dice Spring. Questa nota più attuale è stata principalmente ottenuta spostando lo scenario dal 1947, anno in cui Agatha Christie ha ambientato il suo romanzo. Mentre le prime bozze della sceneggiatura ambientavano il film intorno al 1953, Paquet-Brenner preferì spostarlo ulteriormente ad alcuni anni dopo (1956 -1957) nel periodo della turbolenta crisi del Canale di Suez.
“Il mondo stava per affrontare un enorme cambiamento culturale,” spiega, “la nascita del ‘rock’ n’roll, l’origine della cultura dei teenagers – un mondo che non esisteva prima”. La possibilità di ambientare le scene nella Swinging Soho, con Tommy Steele e i Teddy Boys, è stato il modo perfetto per esprimere lo scontro generazionale presente già nel romanzo. “E’ stata un’opportunità ideale per mettere così tante cose in quello che è diventato un film di Agatha Christie mai visto prima.”
Altre influenze sono state più cinematografiche, in particolar modo il genere noir con il grande classico CHINATOWN di Polanski, il capolavoro di Orson Welles del 1941 Quarto Potere, con il mitico personaggio Charles Foster Kane, magnate dell’editoria interpretato da Welles. “Sono stato molto intrigato dal personaggio principale che non vedi mai – in Mistero a House Crooked è Aristides”, spiega.
“C’era qualcosa di molto contemporaneo nel personaggio di Aristides, un uomo che aveva nelle sue mani il controllo sulla vita degli altri membri della famiglia. Ho pensato che la gente avrebbe colto questo aspetto. Sebbene fosse un period film, era un’opportunità interessante poter fare un paragone con oggi, con un mondo che si trasforma così velocemente”.

Come reagirà il pubblico a Mistero a Crooked House?
Mathew Prichard è fiducioso che i fan accoglieranno con entusiasmo questa ultima avventura che porta le parole di sua nonna sul grande schermo. “Se questo film rappresenta una sorta di Agatha Christie Experience, allora il pubblico lo riconoscerà e lo amerà”, dice. “Penso che l’importante sia che si esca dalla sala sentendo di aver avuto effettivamente vissuto un’esperienza di Agatha Christie.”




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